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Corso: Insegnare con l'AI: Progettazione
Unit: Reading
Stampato da: Utente ospite
Data: giovedì, 3 luglio 2025, 18:51

1. Esempi di prompt per target


Vediamo adesso alcuni esempi di prompt efficaci per la definizione del tuo target. Per ognuno di questi ti proponiamo alcuni punti di forza e debolezza che ti potrebbero aiutare nella scelta.

Prompt con Contesto Specifico (Few-Shot Prompting)

"Sono un docente universitario e voglio progettare un corso online di [tema del corso]. Voglio capire quale pubblico potrebbe trarre maggior beneficio da questo corso, considerando studenti universitari, professionisti in formazione continua o appassionati autodidatti. Per ogni target, descrivi le principali esigenze formative e come il corso potrebbe rispondervi."

Vantaggi Fornisce un contesto chiaro per una risposta più utile. Aiuta a differenziare i destinatari in base a esigenze reali.
Svantaggi La versione free di ChatGPT può generare risposte più generiche, senza accesso a dati aggiornati.
Prompt Basato su Ruoli e Sfide (Persona-Based Prompting)

"Immagina di essere un docente di scuola superiore, un formatore aziendale e un educatore per adulti. Per ciascun ruolo, descrivi quali difficoltà potrebbero incontrare nell’apprendimento di [tema del corso] e come potrei strutturare il mio corso per aiutarli."

Vantaggi Aiuta a generare empatia con il pubblico e a personalizzare il corso. Favorisce la creazione di materiali didattici più mirati.
Svantaggi La versione free potrebbe non generare profili molto dettagliati, rendendo necessaria una revisione manuale.
Prompt Comparativo (Contrastive Prompting)

"Sto progettando un corso su [tema]. Quali sono le principali differenze nelle esigenze formative tra studenti universitari e professionisti che vogliono aggiornarsi su questo argomento? Quali elementi del corso dovrei adattare per ciascun gruppo?"

Vantaggi Aiuta a capire come diversificare il corso per pubblici differenti. Spinge a riflettere su possibili personalizzazioni.
Svantaggi Potrebbe produrre risposte generiche senza dettagli pratici sulle strategie di adattamento.
Prompt con Vincoli e Priorità (Constraint-Based Prompting)

"Voglio progettare un corso su [tema]. Il target principale dovrebbe avere 1) un forte interesse nell’argomento, 2) una necessità immediata di applicarlo 3) una predisposizione all’apprendimento online. Quale pubblico specifico mi consigli di scegliere? Quali elementi dovrei inserire per renderlo più efficace per loro?"

Vantaggi

Aiuta a filtrare il pubblico in base a criteri chiari. Permette di ottimizzare il corso per chi ne trarrà il massimo beneficio.

Svantaggi

La versione free potrebbe non fornire segmentazioni molto precise e richiedere ulteriori affinamenti.

Prompt con Analisi di Tendenze (Trend-Based Prompting)

"Quali sono le tendenze più attuali nell’insegnamento di [tema del corso]? In base a queste tendenze, quali tre categorie di studenti potrebbero essere più interessate a un corso su questo argomento nei prossimi 12 mesi?"

Vantaggi Permette di intercettare bisogni emergenti nel settore dell’educazione. Utile per adattare il corso alle nuove esigenze degli studenti.
Svantaggi ChatGPT free non ha accesso a dati aggiornati in tempo reale, quindi le risposte potrebbero basarsi su trend generali anziché su informazioni recenti.


Non esiste una tecnica più efficace di un’altra: molto dipende dal chatbot usato, dall’oggetto della ricerca e dalla capacità di dialogare con il software. 

È importante imparare ad ibridare una o più tecniche per costruire la dimensione dialogica che più sia adatta alle specifiche esigenze.

2. Indicatori chiave per segmentazione del target

Ecco un elenco di possibili Indicatori Chiave per segmentare il target in contesti educativi:

 Caratteristiche Demografiche
  • Età
  • Genere
  • Background culturale e linguistico (le domande devono mirare a cogliere atteggiamenti più profondi legati all’educazione e all’autorità nel contesto culturale)
    • Visione dell’Apprendimento. "L'apprendimento è più efficace quando…"
      • L’istruttore trasmette le informazioni in modo strutturato
      • Si impara attraverso la scoperta e l’esperienza diretta
      • Si lavora in gruppo e si condividono idee
      • Ognuno studia in autonomia secondo i propri ritmi
    • Importanza del Titolo vs. Competenze. Cosa ritieni più importante per la crescita professionale?"
      • Avere titoli di studio e certificazioni riconosciute
      • Acquisire competenze pratiche e applicabili subito
      • Avere una rete di contatti e relazioni professionali
      • Dimostrare esperienza concreta sul campo
    • Percezione dell'Autorità dell’Istruttore. Quanto è importante che l'istruttore sia visto come un’autorità assoluta nella materia?"
      • Per nulla importante
      • Poco importante
      • Né importante né irrilevante
      • Abbastanza importante
      • Essenziale
    • Gerarchia e Decisioni nel Gruppo. Quando lavori in gruppo, preferisci che le decisioni siano prese…"
      • Da una persona esperta che guida il team
      • In modo collaborativo, coinvolgendo tutti
      • Individualmente, con minime discussioni di gruppo
      • Con una divisione chiara dei ruoli e delle responsabilità
  • Livello di istruzione
 Profilo Accademico e/o Professionale (descrive chi è il discente in termini di ruolo, settore e background esperienziale.)
  • Livello di esperienza (principiante, intermedio, avanzato)
  • Settore di appartenenza (scuola, università, azienda, formazione professionale)
  • Ruolo (studente, docente, manager, formatore)
 Motivazioni e Bisogni Formativi (descrive perché partecipa al percorso di apprendimento)
  • Volontà personale
  • Necessità di aggiornamento professionale
  • Obbligo normativo
  • Obbligo accademico
 Stile di Apprendimento e Preferenze
  • Preferenza per contenuti visivi, testuali o pratici
  • Modalità di fruizione (asincrono, sincrono, misto)
  • Autonomia nell’apprendimento (guidato vs. autodidatta)
  • Familiarità con strumenti digitali
 Accesso e Vincoli Tecnologici
  • Dispositivi utilizzati (PC, tablet, smartphone)
  • Connettività e banda disponibile
  • Accessibilità e adattamenti necessari

3. Indicatori chiave e strumenti per l’individuazione dei bisogni formativi

L’analisi dei bisogni formativi è una fase cruciale nella progettazione didattica, che permette di identificare le reali necessità del tuo target e allineare gli obiettivi formativi alle competenze richieste. L’Intelligenza Artificiale (AI) può supportare questa fase attraverso strumenti innovativi e automatizzati che semplificano la raccolta e l’interpretazione dei dati.


Indicatori chiave per l'analisi dei bisogni formativi


   Risultati di apprendimento. Valutare il livello di raggiungimento degli obiettivi didattici precedenti tramite test, quiz e valutazioni.
COME USARE L’AI. Utilizzare strumenti di AI per analizzare i risultati e identificare aree di miglioramento.
    Feedback degli studenti. Raccogliere opinioni tramite survey, focus group e interviste.
    COME USARE L’AI. Sfruttare chatbot AI per analizzare sentiment e trend nelle risposte.

   Analisi delle prestazioni Monitorare il progresso degli studenti attraverso piattaforme di e-learning e LMS
    COME USARE L’AI. Utilizzare AI per analizzare dati di accesso, partecipazione e interazione con i contenuti didattici.
   Evoluzione del Curriculum. Esaminare i syllabi e i contenuti dei corsi per verificare la coerenza con le competenze richieste dal mercato del lavoro o dagli standard accademici.
    COME USARE L’AI. Strumenti di AI possono suggerire aggiornamenti basandosi su tendenze di settore e ricerche recenti.


Strumenti e tecniche per la rilevazione dei bisogni formativi
  • Questionari automatizzati con AI. Strumenti come ChatGPT o Google Forms con integrazione AI possono aiutare a generare domande mirate e personalizzate.
  • Analisi semantica di testi e feedback. Utilizzare LLM (Large Language Models) per analizzare in automatico grandi quantità di feedback e individuare temi ricorrenti.
  • Analisi di report e documenti ufficiali. Utilizzare fonti ministeriali o di agenzie nazionali di settore permette di allargare il proprio raggio di azione sul target ampliando il campione di riferimento. Gli LLM aiutano a analizzare grandi quantità di dati individuando punti salienti, aspetti critici e fornendo ipotesi di interpretazione.
  • Sistemi di raccolta dati nelle piattaforme LMS. Integrazioni con AI per monitorare le interazioni degli studenti e valutare il loro coinvolgimento.
  • Strumenti di brainstorming assistito. Utilizzare AI generativa per suggerire idee e spunti nella progettazione di attività didattiche.

L’uso dell’Intelligenza Artificiale permette ai docenti di risparmiare tempo e ottenere analisi più approfondite sui bisogni formativi degli studenti. L’integrazione di questi strumenti nei processi didattici offre nuove opportunità per creare percorsi formativi efficaci, personalizzati e aggiornati.

4. E adesso prova tu!

Crea un questionario con l’AI: utilizza un chatbot AI per generare un questionario di 5 domande aperte e 5 domande chiuse finalizzate alla raccolta dei bisogni formativi per il tuo target formativo. Ragiona su come migliorare il questionario.

Utilizza queste domande per strutturare il tuo lavoro (NB: non tutte le domande devono avere una risposta. Ricorda che le situazioni di partenza possono essere molteplici, come mostrato nei due esempi del video di questa unit):

  • ho un target formativo in mente? nel caso, che caratteristiche ha?
  • ho un prodotto formativo specifico?
  • in che contesto dovrei insegnare?
  • cosa dovrei insegnare?